Com'era stato per Facebook e poi per Twitter, ora e' il momento di Google+ ... proliferano le pagine aziendali Google+, non mancano i webinair sul tema e il widget g+ capeggia orgoglioso su tutte le principali pubblicita' dallo schermo alla carta stampata.
Che dire? L'ennesimo social di moda o un tendenza destinata a durare ed evolversi nel tempo? Avrei optato per la prima, da scettica quale sono di natura, ma dopo l'incontro sul tema con gli amici di Google al Social Media Week di Milano posso solo dire: AIUTO! Si salvi chi puo'! Oppure... impariamo a conoscere il mezzo e saltiamoci sopra velocemente...
G+: una strategia chiara e ben delineata
Sono rimasti ad aspettare qualche anno, osservando e studiando il comportamento degli altri social network; sono partiti relativamente in sordina, facendo numeri soprattutto grazie alla potenza del nome ma con poco sostegno dalla community virtuale - io per prima devo fare ammenda di tutte le mie colpe: non ci credevo molto, ma mi sono ricreduta soprattutto negli ultimi tempi che il mio profilo, quasi dimenticato e forse mai usato, sembra avere assunto vita propria... - ; che Google fosse una macchina da guerra e che sia un monopolista in fatto di motori di ricerca si sa', ma la prospettiva e' quella di diventare monopolista del web nella sua totalita'!
Che c'e' di nuovo rispetto a Facebook?
Beh innanzitutto, G+ e' nato gia' pensando alle aziende e all'utilizzo che le aziende fanno dei social, con una forte vocazione marketing; G+ ha imparato dagli errori altrui e ha preso ispirazione da tutto quello che meglio funziona sul mercato on line, vedi gli hangout e gli eventi; aggiungici che ha rivisto l'intero ecosistema dei propri strumenti in modo da farlo diventare un mondo in cui entri facilmente e poi non esci piu', ottieni che chiunque tu sia, azienda o utente privato, non puoi sottrarti a Google!
Per avere un'opinione un po' piu' "istituzionale" sul tema, leggi qua.
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