domenica 25 giugno 2017

Il mio Web Marketing Festival 2017

Cosa mi porto a casa da questo Web Marketing Festival?
Complimenti e critiche a parte su organizzazione, orari o aria condizionata, provo a fare una sintesi di contenuti utili e buone idee da mettere in pratica domani.
Mi sono data da fare, ma non avendo ancora il dono dell'ubiquita' per quanto mi sia impegnata sono riuscita a seguire una minima parte della totalita' degli interventi. Per quello che ho visto posso dirmi soddisfatta e gli spunti utili che mi porto a casa non sono pochi.

SUSTAINABILITY
L'ha detto bene Morace, riprendendo cose già' dette e ripetute ma sempre di grande verita', siamo nell'era della sostenibilita'. Non sostenibilita' green, ma sostenibilita' a tutto tondo, vita sostenibile, relazioni sostenibile e aggiungerei lavoro sostenibile.
In questo filone a mio avviso si inseriscono anche i numerosi progetto charity e l'incremento dell'attenzione al sociale da parte di aziende e privati.
Ok tutto bello, ma cosi' cambiamo davvero il mondo? No cosi facciamo solo proselitismo, per cambiare davvero dobbiamo iniziare a fare a partire da noi, dal ns piccolo, dalle ns aziende, dai ns uffici. Citazione non mia ma che ormai ho fatto mia (thanks to Valeria Broggian CGN) "da soli non possiamo cambiare il mondo ma ognuno puo' fare la sua parte" e la parola chiave e' fare.

ACCESSIBILITA' E DIGITAL DIVIDE
Ormai e' scontato parlare di web e parlarne come qualcosa alla portata di tutti, ma nel farlo ci dimentichiamo che nel ns Paese la penetrazione di connessione internet e' ancora lontana dal 100% e, seppur le leggi esistano a proposito, troppo spesso ci si dimentica di chi come i disabili ipovedenti hanno limiti oggettivi (ed economici) nell'accedere al web.
Ahimè' gli operatori del digitale ci pensano davvero poco, ma basterebbe altrettanto poco fare ad es. siti web ottimizzati per ipovedenti e se vogliamo guardare al fatturato sono target di consumatori potenziali molto interessanti e fedeli. Quindi parliamone e, ancora una volta, diamoci da fare in tal senso.

DIGITAL TRA FAKE CRISI E ( POCHI, SEMPRE TROPPO POCHI) AMBASSADOR
Esilarante ma allo stesso tempo disarmante apprendere gli innumerevoli casi di fake presi per veri da giornalisti accreditati, fonti assolutamente non accreditate ma che sul web assumono rilevanza e risonanza, social ntwk (Facebook in primis) che assumono il peso della verita' addirittura in indagini di polizia e casi diplomatici internazionali. Fa ridere, ma a ben vedere fa anche un po' piangere.
A tutti l'invito di maggior consapevolezza, per aziende e brand la certezza che "funziona cosi' e non si puo' "eliminare il problema", bisogna ascoltare e saper gestire le crisi.
La parola d'ordine e': pianificare e prevedere, rispondere sempre e in tempi brevi max 1 ora, toni pacati e comprensivi ma determinati e puntuali con max trasparenza, chiarezza, precisione. Ripeto: prevedere si puo' e si deve. Top speaker Daniele Chieffi.

CLIENTE AL CENTRO (DAVVERO): CUSTOMER JOURNEY E CODESIGN 
La complessità' del mondo in cui viviamo, digital in primis, ci ha di fatto allontanato dal cliente finale e sempre piu' spesso lavoriamo per assunti e preconcetti, piuttosto che fatti comprovati. Oggi giorno ne conseguono approssimazioni che non sono piu' accettabili, anche perche' si traducono in cali o perdite di vendite che non piacciono a nessuno.
Basta con le scuse e le frasi fatte, scendiamo tutti (noi manager d'azienda) dal piedistallo e andiamo a conoscere i nostri clienti da vicino, bastano 10 interviste fatte bene per disegnare la ns customer journey e un team inter funzionale di 5 persone per ragionare in co-design.
Thanks to Luca Mascaro.

PERFORMANCE MKTG TRA ADV GOOGLE, FB E ORGANICO 
Troppi contrbitui per poterli sintetizzare in poche righe, ma ci provo.
Come sempre canali e strategie dipendono dagli obiettivi, sembra scontato ma cosi' non e'. Altro aspetto fondamentale che vale la pena ribadire e' che per fare le cose fatte bene ci vuole tempo!
Dietro ad ogni post o foto o ade, ci dev'essere una strategia e per fare una strategia fatta bene altra soluzione non c'e' se non metterci la testa e dedicarci tempo, il tempo che serve.
E quando il tempo non c'e'? Nella realtà delle aziende spesso il tempo manca, poco male si fa lo stesso ma mettiamocela via che i risultati saranno proporzionali all'impegno.
Mi scuseranno i relatori per l'eccesso di semplificazione, ma non avevo tempo ;-) ... Veronica Gentili, Francesca Mambretti, Giorgio Soffiato, Chiara Storti, Alice Zanchi. 

MOBILE APP E CHAT BOT
Chi vinca? Come sempre la risposta e': dipende. Dipende da che o obiettivi ho, in generale per offrire un servizio o vendere va bene la app se invece devo fare customer care meglio un chat bot. Una sintesi addirittura banale, cio' che e' importante e' che non bisogna farsi prendere da facili mode pernla novita' del momento: mobile app e chat bot sono strumenti diversi per obiettivi e applicazioni diverse. Quindi... dipende. Thanks to Daniele Biolatti

Infine... VIVA LE DIGITAL MAMA!!! by Erika D'Amico