venerdì 18 novembre 2016

L'A B C del web marketing

Le scienze manageriali in generale e il marketing in particolare sono costellati di inglesismi, se poi parliamo di digital ancora peggio! Tra adetti ai lavori non è difficile capirsi se si parl a anche in sigle tipo seo, sem, cpc e cpa, ma se dobbiamo comunicare e farci capire da clienti, capi o colleghi di altri dipartimenti non è altrettanto facile.
Troppo spesso fantomatici guru del marketing abbondano di inglesismi e apparenti tecnicismi che l'interlocutore non capisce per dar prova di professionalità o, ancor peggio, si nascondono dietro apparenti tecnicismi per non qualificare il proprio operato. Personalmente già in tempi non sospetti ho imparato una preziosa lezione di cui ho fatto tesoro: bravo a comunicare è colui che si preoccupa di far comprendere il messaggio al destinatario e per farlo basta far finta di spiegare il proprio lavoro o idea o altro ad un bambino di 6 anni.
A beneficio di chi si approccia per la prima volta al web marketing o semplicemente ha qualche dubbio terminologico, ecco un glossario di base per capirne di più. Nato per un pubblico di commercialisti e consulenti del lavoro, il mio ultimo post su Fisco 7 si adatta benissimo a qualsiasi tipo di pubblico.

sabato 22 ottobre 2016

Il professionista si fa bello

Caro professionista, è arrivata l'ora anche per te di curare la tua immagine! Cosa vuol dire?
Vuol dire tutte le mattine barba, capelli e... web.
Ecco qualche suggerimento in più su come fare personal branding on line, Fisco 7 - Informazioni gratuite su fisco e tributi.

domenica 11 settembre 2016

Essere mamma vuol dire... ecommerce

Oltre 1 anno di silenzio per un blog è morte celebrale, a mia discolpa ho che nel frattempo ho avuto un piccolo impegno di nome Marta...

Non che in questi mesi non siano mancati gli spunti di riflessione, anzi! La maternità mi ha aperto nuove prospettive e nuove consapevolezze di marketing ed è proprio da qui che vorrei ripartire: mamme e web, propensione all'acquisto on line e comportamenti d'acquisto.

Sintetizzando bastano 3 parole chiave: notte, impulso, mobile.


Notte perché mediamente se sei mamma di neonato la notte non dormi o ti svegli almeno ogni 3 ore e, che sia tetta che sia biberon, la poppata è interminabile. Inevitabile nella penombra della camera ricorrere al mobile per passare il tempo.
Ecco l'altra parola chiave: mobile. Non solo perché di notte è la prima cosa che ti capita sotto mano, ma anche di giorno perché è lo strumento più agevole per rimanere connessa al mondo se hai libera solo una mano e forse neanche quella mentre tieni in braccio il tuo bebè.
Infine impulso, perché dopo che hai controllato e ricontrollato la posta e i social network, dopo che hai risposto a tutte le chat attive su whatsapp, dopo che hai fatto qualche giro su internet... quello che rimane è darsi allo shopping!  

Si inizia con qualcosa di utile e imprescindibile come gli stickers per decorare la cameretta o il set completo di ciucci e tettarelle da 0 a 12 mesi, poi diventa un abitudine e allora scarichi quelle 3 o 4 (5, 6, ...) applicazioni di eshop che coprono i bisogni quotidiani di tutta la famiglia (Amazon in primis), fino ad arrivare al puro acquisto di impulso per cui non puoi perdere l'occasione dello sconto "A Te riservato" "Solo per Te" anche se questo significa acquistare scarpe di una taglia in più o in meno consapevole che non è la tua taglia o acquistare le formine per i ghiaccioli a dicembre perchè prima o poi arriverà l'estate.

Da operatrice del settore, persona che opera di solito nel dietro le quinte del web marketing e che ha sempre snobbato gli acquisti poco ponderati, è stata una sorpresa disarmante rendermi conto che in qualità di mamma (in particolare neomamma) sono inerme di fronte agli impulsi provenienti dal web, cliccare sui banner pubblicitari consapevole che fosse remarketing, ma  felice di lasciarmi sorprendere dalla "casualità" con cui il mio amico Google mi propone proprio quello di cui ho bisogno.

Il mio è una appello alle aziende che si rivolgono al target mamme: se ancora non lo avete capito, il mobile e l'ecommece sono il vostro futuro, anzi un presente imprescindibile, ma per favore non approfittate della nostra dipendenza da shopping on line o almeno se lo fate fatelo con stile!

Ora mi sono disintossicata, ho disinstallato quasi tutte le applicazioni di ecommerce dal cellulare e altri dispositivi e per ora la mia dipendenza da eshop è sotto controllo. Per ora le mie finanze sono salve... almeno fino al prossimo figlio ;-)